
Maniago
La sua strategica posizione lungo la pedemontana del Friuli Occidentale ha sempre permesso alla cittadina di svolgere un ruolo importante nella rete stradale che conduceva dalla pianura ai passi montani, attraverso le valli del Cellina, del Colvera e del Meduna. Tracce di presenza umana riferite al periodo Neolitico sono state rinvenute nelle grotte del monte San Lorenzo, in particolare frammenti di oggetti in ceramica ed altri reperti in pietra che testimoniano l’esistenza di possibili insediamenti abitativi preistorici. Modeste le testimonianze circa la presenza in zona dei Celti, abitanti in terra friulana da III secolo a.C., anche se sono ancora vive alcune usanze, come l’accensione dei falò epifanici, che a questa popolazione possono riferirsi. Sicure sono invece le prove che documentano sul territorio la presenza dei Romani, a cominciare dalla stessa voce Maniago, nome di origine latina con suffisso celtico –aco, forse terra di Manilius e il ritrovamento di numerose monete e lapidi con iscrizioni di epoca romana.
Nel 1998 è stato aperto al pubblico il Museo dell’arte fabbrile e delle coltellerie, situato nell’edificio recentemente ristrutturato che a partire dal 1907 ospitò la prima grande fabbrica di coltelli di Maniago. Aperto dal lunedì alla domenica dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle ore 15.30 alle 18.30, tranne il martedì e il mercoledì pomeriggio, documenta i momenti significativi della storia dell’arte che ha reso nota la piccola cittadina nel mondo, illustrando i processi della lavorazione del metallo nelle coltellerie della zona e l’evoluzione tecnologica del settore verificatasi nel tempo, attraverso reperti, macchinari, ricostruzioni di ambienti e documenti storici.