
Ruggero Forti
Da insegnante di viticoltura ed enologia nell’omonima scuola di Conegliano nel triennio 1958-1960, diventò molto presto, a soli 27 anni, direttore dei Vivai cooperativi di Rauscedo, incarico che ricoprì dal 1960 al 1985, per ben 25 anni dedicandosi alla riorganizzazione della parte commerciale e in modo particolare alla creazione del centro sperimentale con l’introduzione di numerosi biotipi che, in seguito a studi e ricerche secondo la legislazione in materia, divennero cloni.
Fondò e fu presidente di due importanti realtà nel campo della viticultura: il MIVA (Moltiplicatori Italiani Viticoli Associati)e il CIP (Comité International des Pepinieristes viticulteurs) di Ginevra. Fece parte del Comitato Ministeriale d’esame delle varietà di vite e fu consulente regionale Ersa Fvg e consulente dell’Istituto regionale della vite e del vino di Palermo. Ruggero Forti collaborò anche con università e istituti di ricerca italiani e stranieri, come l’istituto Forschunsaustalt in Germania, l’Entav in Francia, la Davis University negli Stati Uniti d’America, l’università Zemun di Belgrado e il Centro di ricerca Inta in Argentina.
Una lunga e brillante carriera che tra le varie attività, lo portò ad acquistare intorno agli anni ‘80 la Tenuta di Pinzano al Tagliamento e ad avviarla come azienda vitivinicola sistemando e reimpiantando i vitigni autoctoni e ristrutturando l’antica casa patronale che aveva subito alcuni danni a causa del sisma del 1976.
Morì a 82 anni nel 2015.