Ruggero Forti

Ruggero Forti


Considerato uno dei padri della viticoltura moderna, Ruggero Forti nacque a Venezia nel 1933. Si laureò in Scienze agrarie all’università di Padova con tesi in viticoltura e con relatore il professor Italo Cosmo, di cui divenne assistente nell’allora stazione sperimentale di viticoltura ed enologia di Conegliano, in cui lavorò all’individuazione dei biotipi di vite ai fini della selezione clonale.

Da insegnante di viticoltura ed enologia nell’omonima scuola di Conegliano nel triennio 1958-1960, diventò molto presto, a soli 27 anni, direttore dei Vivai cooperativi di Rauscedo, incarico che ricoprì dal 1960 al 1985, per ben 25 anni dedicandosi alla riorganizzazione della parte commerciale e in modo particolare alla creazione del centro sperimentale con l’introduzione di numerosi biotipi che, in seguito a studi e ricerche secondo la legislazione in materia, divennero cloni.

Fondò e fu presidente di due importanti realtà nel campo della viticultura: il MIVA (Moltiplicatori Italiani Viticoli Associati)e il CIP (Comité International des Pepinieristes viticulteurs) di Ginevra. Fece parte del Comitato Ministeriale d’esame delle varietà di vite e fu consulente regionale Ersa Fvg e consulente dell’Istituto regionale della vite e del vino di Palermo. Ruggero Forti collaborò anche con università e istituti di ricerca italiani e stranieri, come l’istituto Forschunsaustalt in Germania, l’Entav in Francia, la Davis University negli Stati Uniti d’America, l’università Zemun di Belgrado e il Centro di ricerca Inta in Argentina.

Una lunga e brillante carriera che tra le varie attività, lo portò ad acquistare intorno agli anni ‘80 la Tenuta di Pinzano al Tagliamento e ad avviarla come azienda vitivinicola sistemando e reimpiantando i vitigni autoctoni e ristrutturando l’antica casa patronale che aveva subito alcuni danni a causa del sisma del 1976.

Morì a 82 anni nel 2015.