I suoli di Ronco Margherita
Parliamo di suoli e non di un suolo unico perché Ronco Margherita ha i suoi vigneti in tre zone ben distinte del Friuli Venezia Giulia: 10 ettari a Pinzano al Tagliamento dove è situata anche la sede di accoglienza, 18 ettari nel cuore dei Magredi, nella zona di Dandolo, nel comune di Maniago e 8 ettari nella zona dei Colli Orientali del Friuli.
Questa è una delle ricchezze più importanti dell’azienda: poter racchiudere nei propri vini le caratteristiche e le tipicità di tre aree così diverse e così importanti per la tradizione vitivinicola friulana.
Il terreno in viticoltura infatti è molto importante in quanto riserva d’acqua e di sali minerali che condizionano tantissimo sia l’uva che il vino: anche se la vite è una pianta che si adatta a qualsiasi tipo di terreno, lo stesso vitigno non darà uve uguali se coltivato in terreni dalla composizione e caratteristiche differenti. La vite, diversamente da quanto si possa credere, non richiede terreni fertili, ma al contrario privilegia quelli più aridi.
La sede di Ronco Margherita è nell’antica Tenuta di Pinzano al Tagliamento, nella fascia pedemontana, in Provincia di Pordenone. L’azienda è collocata ai piedi di uno dei promontori che caratterizzano questo territorio: il Col Colàt, di grande valenza storica. I vigneti, divisi in piccoli appezzamenti, si intervallano tra zone pianeggianti e dolci pendii compresi fra il colle e il fiume Tagliamento, il principale corso d’acqua che si trova a meno di un chilometro in linea d’aria dall’azienda. Gli altri corsi d’acqua di una certa rilevanza che scorrono a Pinzano sono il torrente Arzino, il torrente Gerchia, il rio Rugo (roggia di Valeriano), il torrente Pontaiba e il torrente Cosa. L’altitudine del comune varia da un massimo di 454 m s.l.m., ad un minimo di 119 m s.l.m., nel punto più meridionale del greto del fiume. Il suolo è prevalentemente composto da argille e conglomerati, grazie alla vicinanza del fiume Tagliamento, che assicurano al vino una qualità complessiva molto elevata.
A Dandolo, in comune di Maniago, i vigneti si trovano a circa 200 m s.l.m. e il paesaggio è coronato dalle montagne che costituiscono il Parco Naturale delle Dolomiti Friulane.
Siamo a monte della “V” formata dai torrenti Cellina e Meduna dove le loro acque sprofondano in una falda acquifera. Si tratta di un particolare fenomeno che crea un paesaggio lunare davvero unico nel suo genere: chiamato Magredi, ‘terre magre’ per l’appunto.
Questo terreno alluvionale fatto di sassi calcareo-dolomitici, è adatto ai vini bianchi e aromatici ed è in grado di produrre vini di buona qualità grazie anche al fatto che la distesa pietrosa, ai piedi delle piante durante il giorno riflette il calore e la luce necessari per la maturazione delle uve, e la notte restituisce il calore accumulato nelle ore più assolate.
Infine nell’area dei Colli Orientali del Friuli, il suolo è costituito da una stratificazione avvenuta in epoca eocenica di marna, ovvero argilla calcarea e di arenaria, ovvero sabbie calcificate ricche di silice, che prende il nome di ponca.